Tutte le argomentazioni filosofiche e scientifiche sull’eterna reiterazione delle esistenze si basano su concetti come l’infinito ed il rapporto tra questo e l’infinita serie di numeri che lo precedono, che pure e però sono concetti matematici e come tali inventati dall’uomo e come tali validi tautologicamente incredibilmente assurdamente logicamente intuitivamente pleonasticamente apoditticamente definitivamente (ometto la virgola per segnarne la vertigine abissale) in misura pari a zero. Quindi: qui si va oltre il concetto ed il pensiero e le asserzioni che dopo l’esistenza terrena vivremo altre infinite esistenze secondo l’idea della novitazione e/o del suo oltre. La verità unica è che dopo la morte tutto è possibile – come niente: è solo un salto nel buio – SEMPLICEMENTE. E con ciò pongo la parola fine ad ogni dissertazione in merito (fino alla prossima – spero di no o non so – illuminazione onirica)