Io son l’autodidatta dei miei letti e dei miei scritti, sono il decisivo mio abbece-Dario
Io sono il copricapo che difende le mie idee giuste o sbagliate da incendiarie falsità, sono il rabbuiato mio aci-Dario
Io sono la mia voce consultata che diffida dell’ammasso atomizzato, son l’ininfluente mio referen-Dario
Io sono la costante assai scottante immersione dentro vasche del vapore a far ritorno, sono il ritirato mio cali-Dario
Io sono il territorio ed il confine in cui rifugio la costante reiterata appartenenza, son preciso logico mio circon-Dario
Io sono gelatina delle simmetrie raggiate, son l’astratto mio cni-Dario
Io sono intero corpo e unico dorso per serbare l’impaziente ed illusoria diffidente differenza, son l’ animalesco mio drome-Dario
Io sono il tentativo reiterato di ripetere motivi per 52 sonate, sono il ciclicante mio ebdoma-Dario
Io sono la scommessa di resistere all’agghiaccio di tempeste della vita, sono il frivolo composto mio frigi-Dario
Io sono interruttore della mano alla ricerca di una luce di speranza, son l’illuminato mio lampa-Dario
Io sono il mio cinismo breve e muto per difesa e per orgoglio, sono il secco mio lapi-Dario
Io sono inni e canti per fratelli ormai soppianti, sono il sòrrido sonante mio lau-Dario
Io sono lo stupore di un segreto inconfessato che mi innalza disperato, sono l’ammirato mi(t)o leggen-Dario
Io sono la ricchezza di una mente incondivisa e assai preziosa, sono il povero gioioso mio miliar-Dario
Io sono cittadino sconfessato ed astenuto per decenza, sono il ritirato a tratti mio pe-Dario
Io son concessionario di una fede esclusiva e personale, sono il mite e credulo mio preben-Dario
Io sono il catalogo di tutto quel che sono, son lo sterminato e vivo mio sche-Dario
Io sono ombra nascosta di una realtà più grande, sono l’umile mio secon-Dario
Io sono concussione e appartenenza ad una pietra collettiva, sono il disarmato mio socci-Dario
Io sono un passo indietro per due passi a quattro mani, sono il discretissimo mio soli-Dario
Io son l’indicazione del cammino, curve strette ardite slitte e risalite pronunziate, sono il cauto deciso mio stra-Dario
Io sono la coperta che nasconde il mondo al viso per timore e per dolcezza, sono il comodo formato mio su-Dario
Io sono via di mezzo tra l’ardore ed il gelare, sono il mio rassicurante tepi-Dario
Io sono e fui un giardino che risale dai millenni, sono il parco esteso mio viri-Dario
…e in sintesi
Io sono tutto il tempo dei miei giorni e delle ore che negli anni ho camminato solitario, sono il quotidiano mio calen-Dario
Per augurio