In un futuro assai prossimo, sarà inevitabile immaginare una soluzione evolutiva segnata dall’inarrestabile progressione tecnologica spinta a forme estreme di conseguenze, che saranno solo realtà evidenti..
Oggi, strumenti piccolissimi e sofisticati, ancora posti al di fuori del nostro corpo, ci mettono in contatto con altre persone sparse nel mondo. Con i cellulari siamo in grado di comunicare in tempo reale da un punto ad un altro del pianeta in un qualunque momento della giornata ed ovunque ci troviamo noi stessi: comunicare parole con parole e pensieri con immediata rispondenza, attraverso sms, da un numero sempre maggiore di caratteri. Di più: quotidianamente possiamo fornire nostre immagini, minuto per minuto, con la diffusione degli smartphone e dei social (nonché di whatsapp ed altri aggregatori di universi socio-mondiali). Siamo in grado di ascoltare la musica che vogliamo nel momento e nel luogo che vogliamo, di condividerla e scambiarla, e di avere notizie, informazioni, di vedere film, di seguire l’istantaneo fluire della vita del pianeta fin negli suoi recessi più nascosti.
Qualunque forma di comunicazione e di interazione umana non sarà preclusa in nessun momento. Esisterà una specie di minicomputer che assolverà a qualunque tipo di bisogno e di funzione, per chiunque ed in qualunque momento.
Oggi, ad esempio, tutto ciò che scriviamo, file o mail, possono trovare posto nella memoria di un pc, di un telefono, di un altro supporto digitale qualsivoglia. Col mouse sopperiamo alla mancanza di una manualità diretta e con la tastiera interfacciamo digitalmente e per estensione, verbalmente.
Domani, esisterà una tecnologia che potremo portare con noi in qualunque momento, come già oggi, come già un portatile, un ipod o una pen drive.
Ma un domani, questa tecnologia a 360° sarà internalizzata, sarà posta cioè all’interno del corpo umano e comunicherà direttamente con il cervello.
Già oggi esistono sofisticate apparecchiature che consentono al cervello umano di interagire elettronicamente e sopperire ad handicap fisici.
Già oggi con gli impulsi elettronici del cervello, adeguatamente veicolati, è possibile ordinare ad un interruttore di accendersi, o di compiere operazioni manuali e fisiche, come nel caso dei disabili, di persone che utilizzano protesi artificiali perfettamente in grado di eseguire gli ordini della mente.
Domani, nella nostra testa, verrà impiantata una tecnologia che coprirà tutte queste funzioni, ovvero tutto ciò che oggi è ancora transitoriamente esternalizzato.
Ad esempio, potremo pensare ad una tecnologia cellulare: oggi con le mani digitiamo un messaggio, e con le mani ordiniamo al nostro cellulare di spedirlo (in verità, già è possible farlo verbalmente – dettando testo ed indicando il destinatario). Istantaneamente, la persona a cui avremo inviato questo messaggio, riceverà ovunque si trovi il nostro messaggio.
Domani, solamente pensando, ordineremo alla tecnologia impiantata nel nostro cervello di creare una frase e di spedirla ad una persona. Non avremo bisogno di un’interfaccia esteriore.
Io penso una cosa, ordino di inviarla, ed il gioco è fatto.
Allo stesso modo, come oggi è possibile, per il tramite di pc che on-line comunicano tra loro in tempo reale, domani sarà possibile connettere ciascun computer interno personalizzato con tutti gli altri, e strumenti odierni come il messenger diventeranno un domani la modalità con cui, mentre faccio una qualunque cosa in un qualunque momento della giornata, posso comunicare secondo per secondo con una qualunque altra persona, scambiare musica, film, pensieri e messaggi senza ricorrere ad uno strumento esterno.
In questo modo, sotto ogni punto di vista, noi avremo inventato – o saremo arrivati – alla comunicazione telepatica.
Niente della nostra esistenza verrà cancellato: ogni esperienza visiva verrà registrata, come fosse un filmato scaricato sul pc, con la differenza che tutto ciò che i nostri occhi vedranno – minuto per minuto – troverà posto nella memoria del pc interno.
Tutto quello che penserò verrà trascritto istantaneamente un un file del pc interno.
Alla fine di ogni giornata, avremo un resoconto di tutto ciò che abbiamo pensato, di tutto ciò che abbiamo visto, ascoltato, fatto.
Ed ognuno di questi singoli dati, opportunamente catalogato in uno spazio adeguato della memoria del pc internalizzato potrà essere condiviso, trasferito e inviato a qualunque altra persona, in qualunque momento.
Difatti, tutti gli esseri umani potranno essere connessi con altri individui 24 ore su 24.
La stessa attività onirica verrà salvaguardata e registrata del computer interno.
Allo stesso modo, non sarà più necessario acquisire dall’esterno informazioni, notizie, emozioni: tutto confluirà automaticamente dentro di noi con una semplice connessione ai siti di riferimento.
Il sistema globale della macchine verrà internalizzato ed interiorizzato.
Ciascuno di noi potrà certamente decidere di disconnettersi col il mondo, con il suo mondo di riferimento connettivo, ma nello stesso istante tutto quel medesimo mondo saprà ch’egli non è connesso, e comunque la memoria interna del pc continuerà a registrare ogni singola attività mentale e fisica del corpo che lo ospita: in tal modo, per generalizzare, i crimini e la privatezza svaniranno in automatico.
Con essi, il concetto stesso di arte e di cultura, almeno come oggi intendiamo queste forme di manifestazione della creazione e dell’ingegno individuale, perchè ogni cosa verrà condivisa a livello planetario, e le idee che soggiornano alla base di un film, di un quadro, di una canzone diventeranno puro pensiero condiviso su scala planetaria in tempo reale.
Le conseguenze sull’evoluzione e sulle stesse basi che reggono il senso della razza umana verranno stravolte, ed avranno ripercussioni che attualmente sono inimmaginabili, o che sfuggono alla capacità di prevederne i contenuti più vasti, perché, in quella situazione, qualsiasi cosa noi possiamo immaginare oggi sarà senza ombra di dubbio possibile e dunque realizzabile, e per conseguenza realizzata.
E’ inevitabile chiederci: se un giorno tutto ciò sarà possibile, e diverrà la vera realtà, è possibile ipotizzare che altre civiltà extraterrestri, più evolute della nostra, siano giunte a quello stadio dell’evoluzione e del progresso?
E quindi, poiché non esiste controprova alla negazione di questa ipotesi, già oggi possiamo inquadrare in termini più comprensibili le discussioni e le ipotesi sulle forme di vita extraterrestre.
Probabilmente, la trasmissione telepatica ed universale del pensiero si assocerà altre forme di evoluzione, come il trasferimento – di ciò che oggi definiamo ancora come materialità o fisicità di un corpo – da un punto all’altro dell’universo. In fondo, nello scenario delineato, ciascun individuo potrà portare la sua immagine, i suoi pensieri e la sua voce, in un istante, da un punto ad un altro del pianeta, squarciando il velo di Maya della cosiddetta ubiquità.
Già oggi, transitando e partecipando alla vita attiva di una qualunque chat, è possibile parlare con uno sconosciuto posto agli antipodi dal mio spazio vitale; posso condividere le mie foto, la mia musica e scambiarmi frasi e pensieri. Immaginare di poter portare anche il mio corpo, o una proiezione di esso, dall’altra parte della terra è assai più semplice di quanto fosse, solamente 30 anni fa, immaginare gli scenari possibili e l’approdo (in continua spostamento progressivo) che l’evoluzione tecnologica avrebbe conquistato.
Attualmente, nel mondo della tecnologia, esistono personalità talmente addentrate nei meccanismi della funzionalità da essere in grado di condizionare qualunque tipo di sito attraverso incursioni più o meno sotterranee ed incontrollabili.
Gli hacker sono entità virtuali che fanno la loro apparizione in momenti particolari ed in luoghi particolari dell’universo cibernautico, e con la loro superiore conoscenza tecnologica operano per motivazioni svariate a noi sconosciute.
Compaiono e scompaiono, forse sovrintendono tutta la sovrastruttura e comunque in qualche modo la controllano e la condizionano.
Immaginare forme di vita extraterrestri come hacker universali, ci aiuta a comprendere meglio la possibilità di una loro esistenza, il grado di evoluzione tecnologica da loro raggiunta, ed i perchè della loro invisibilità o della loro sporadica apparizione nelle nostre regioni terrestri.

VECCHIOLEVIATANO 2014