dice che il tempo passa.
non propriamente.
il tempo è infinito (o più correttamente: illimitato) nella costruzione mentale che un essere vivente può provare a concepire, in quanto elemento portante delle dimensioni dell’universo esistente, finito ma illimitato, secondo l’accezione Einsteiniana dello spazio-tempo-mondo creato, formato e deformato dalle masse e dalle energie che contiene;
e ma che, quello stesso essere vivente, nel conTEMPO, è concettualmente, tecnicamente, materialmente impossibilitato a fare, a concepirlo razionalmente, sensatamente, definitivamente.
Ne deriva che:
il tempo in realtà non passa
che la deriva appartiene esclusivamente all’uomo.
siamo noi che passiamo
passo dopo passo
molto spesso passivamente
appassendo e svanendo
e passando la mano continuamente
– continuativamente –
e non solo quella
ma anche tutto il resto del corpo
finché di colpo
di tempo non ce ne resta più.

noi all’impasse
e lui lì immobile
impassibile
impassato
intrapassabile

(non metto il punto)