Essi lo sanno che non lo preferisco – oh, il respiro !?
ma come fare ad osannare chi ostenta il sapere?
E quando quel sapere
perde il sapore
e diventa un seppure?
eppur chi osa chiosa o chi osa tenta?
La tentazione è deliziosa
nascondiglio prudente
di pruderie si-lenti
mappur veloci
come questi anni
feroci voraci
veraci e indolenti.
Perchè non lo preferisco?
Voi lo sapete
io non lo proferisco.
Ho scritto parole al vento
che nel tempo diventa di venti volte tanto
quanto basta per farci la festa
tagliarmi la lingua
la testa la musica orchestra.
No, non rimpiango
no, non rimordo
il ricordo non è ciò che è stato
ma ciò che non si è avuto
il coraggio di essere.
io spaurato, io scoraggiato
ho avuto il coraggio
di non correggere quella mancanza
di arrembaggio
e non sono in niente diverso
da ciò che non sarei stato
in quanto non stato
che sia au-tunnel d’inverno
o vera e prima d’estate.
Ecco perchè
non ho ricordi
le immagini
immagino mi servano
a dare sostanza
alla canzone
occhio
al cieco in una stanza
voce cioè
a chi ne fa le veci
u-dito
a chi non ha le mani, tatto
a chi è un poco tocco
olfatto per sentire
e a naso presentisco
che l’olfarò – ancora.
2011:
non prego per te,
Praga tu per me
e versaci da bene
che non lo preferisco
eppur ti voglio Bere.
Noiati?
Finito!
A un passo da……

E poichè è l’ultimo anno – spacchiamo tutto!
Tutti e 10 anni in una botta!

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