Usate fino all’usura
mai rese al mio usuraio
ma assorbite fino all’arsura
come sale fino su lingua:

parole

anagrammo e le apro
per guardarmi dentro
rianagrammo e le paro
ma mi segnano dentro:
in vantaggio le preparo
poi fuggendole tal che paro lepre:
che traduco me stesso
solamente tradendo
sol traendo da mente
una nuova illusione.

Anno passato a scrivere:
poesie racconti
aforismi resoconti
testamenti proponimenti
menzogne infingimenti
confessioni riflessioni
liste di spesa
viste di sposa
castelli in aria
soggetti in acqua
film sulla sabbia
lettere rabbia
satire a fuoco
ode all’amico
retoriche pletoriche
armoniche distoniche
ieratiche stilistiche
plastiche mistiche
perdenti cioè mastiche
slegate con il mastice

parole svelate
e parole coperte
da farci un po’ caldo
quando solo a me saldo.

Stanco

devo fare il bilancio perché son bilancia
me che non cerco oroscopo
e non scopro ora
che lo scopo è l’orale
che scritto si imprime
per imprinting universale
cioè mio personale.

Finale:

tutte le mie
parole
per magia
riunite
in un solo pensiero
questo (tuo)
di chi legge
ora qui

è la mia legge
è già leggenda
e finchè regge
è leggenDario