Ogni anno mi chiedo
cosa mai mi dirò
a fine mese di fine anno solido
cioè spesso, ma non il solito
Seduto come fossi il presidente
di una repubblica assai privata
con un unico re
Me
senza poderi.

è che si giunge ad
un tale livello di pensieri
insostenibili, insopprimibili, inesauribili
ad una dimensione dello spirito
senza soste senza sintesi senza sonno
che la scelta
la sola
da fare
è imposta
come una tassa da pagare
a quel re
che ti apre la porta
e ti porta via tutto.

Allora ecco: la mancanza di parole
diventa una difesa apparente
contro il timore
o la speranza
che quelle parole non siano mai
comprese
dagli altri.

La bellezza di un momento
pieno di tutto e di nulla
sta in ciò:
non devi fare
non devi comunicare
non c’è più niente da capire

Devi conoscerlo
e basta