Mai stato tanto solo come in questo periodo. ma non ho detto che mi sento solo. è come quando sei in una stanza con altre tre persone, ed ad un certo momento va via uno, poi un altro, poi l’ultimo. e tu resti solo nella stanza: è un fatto oggettivo, non è detto che TI SENTI SOLO, non ho scritto che mi sento solo. Solo, che sono solo. Solamente se penso ai motivi, miei e degli altri, ragioni assurde impensabili surreali indipendenti dalle nostre volontà, solo se penso a queste ragioni irragionevoli di tanta oggettiva solitudine, allora mi sento solo. In verità, la cosa che mi fa sentire solo, è l’impossibilità quasi strenua di non scrivere più come prima. Questa circostanza mi comprime e mi confonde tra essere solo e sentirsi tale. Per questo mi sono fatto prendere dalla foga del momento, senza chiedermi se ero io o quell’altra parte dentro di me.
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